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Il Vangelo del giorno: La donna cananea

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In quel tempo, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananea, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola. Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele». Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore, – disse la donna – eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.

Riflessione: Questa preghiera della donna cananea, che si rivolge a Gesù con parole insistenti e con fiducia, commuove Gesù, il figlio di Davide, mandato «alle pecore perdute della casa d’Israele». Non sappiamo in quale lingua ella si sia rivolta a Gesù. Potreb­be essere il greco o l’aramaico, le lingue franche di quella zona ai margini delle zone visitate da Gesù. La Chiesa ha conserva­to le parole della donna e le usa in tutto il mondo in lingua greca: «Kyrie, eleison!», Signore, pietà di me!

 

Meditazione: Abbiamo udito la risposta di Gesù: «Donna, davvero grande è la tua fede! Ti sia fatto come desideri». Questa risposta può sembrarci in contrasto con il rimprovero che Gesù rivolge agli apostoli e alle città d’Israele per la loro mancanza di fede. Potessimo immedesimarci nell’atteggiamento di questa donna, per valorizzare con piena speranza la nostra fede! Nel Vangelo di oggi, il Signore loda l’ostinazione di que­sta donna, che pare quasi rispondere all’amore eterno di Dio proclamato nella prima lettura da Geremia. Quella donna si mise a gridare dietro a Gesù e i suoi discepoli. La sua insi­stenza aveva fiaccato perfino gli apostoli. A volte, nostro Signore pare attendere prima di concederci ciò che chiedia­mo. Egli sa qual è il momento giusto e, talvolta, sembra met­tere alla prova la nostra fede. Alla fine, Gesù dice che la fede di quella donna è grande. Lui già lo sapeva, ma l’aveva messa alla prova e così la sua perseveranza poté essere notata anche dagli apostoli ed è giunta fino a noi, oggi, quale modello esemplare di fede in Dio. Non solo quella donna dimostrò costanza, ma provò anche di avere grande fede, in confronto allo scetticismo degli altri. Usò senza timore la terminologia messianica e con tutto il fiato che aveva gridò: «Signore, Figlio di Davide!». Quelle erano espressioni forti agli orecchi degli ebrei. Riflettiamo, infine, sull’umiltà di quella donna. Essa ha disperatamente bisogno di aiuto, e per ottenerlo si matte alla ricerca di Gesù per convincerlo ad aiutarla. Ottiene così di essere esaudita nel suo desiderio di salvezza.

Orazione: Signore Gesù, anch’io ho necessità di tante cose, e di molte di esse non sono neanche consapevole. Tu conosci la mia indigenza. Supplico la tua misericordia e la tua generosità di concedermi ciò che occorre alla mia salvezza. La ricchezza della tua presenza è sufficiente. Concedimi una fede forte, che mi spinga a cercarti sempre.

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