Il Vangelo del giorno: lunedì 3 agosto: Buoni come il pane
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- Categoria: Il vangelo del Giorno
- Scritto da Francesca Mento
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Il Vangelo di oggi: Mt14,13-21
In quel tempo, avendo udito [della morte di Giovanni Battista], Gesù partì di là su una barca e si ritirò in un luogo deserto, in disparte.
Ma le folle, avendolo saputo, lo seguirono a piedi dalle città. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, sentì compassione per loro e guarì i loro malati.
Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare». Ma Gesù disse loro: «Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare». Gli risposero: «Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!». Ed egli disse: «Portatemeli qui».
E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene. Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.
Commento al Vangelo di oggi: Buoni come il pane
Il Signore Gesù, quando moltiplica i pani, compie lo stesso rito dell’ultima Cena, a Pasqua, prima della sua passione e risurrezione, lo stesso rito perpetuato nella Chiesa, come unico e perfetto sacrificio: alza gli occhi al Padre, recita la benedizione dello Spirito, spezza i pani, li dà ai suoi discepoli, e i discepoli alla folla. Ecco perché i discepoli di Gesù, oltre ad essere luce e sale della terra, devono essere «buoni come il pane», la giusta espressione che definisce ogni cristiano.
In molte occasioni Gesù ci chiede di impegnarci a favore degli altri. Dare i propri pochi pani alla moltitudine non è facile, soprattutto quando scopriamo la nostra povertà interiore, la nostra piccolezza, le nostre limitazioni. In quei momenti dobbiamo fidarci di Cristo. Se pure ci affida una missione difficile, certo ci dà le energie necessarie perché possiamo portarla avanti. Gesù non chiede l’impossibile, perché niente è impossibile per colui che crede. La forza dell’uomo si radica nella sua fiducia in Dio. Senza Cristo, a niente servono gli studi, il denaro o il potere. Con Cristo, perfino uno sparuto gruppo di pescatori di Galilea poté arrivare ad essere il nucleo originale dei testimoni e diffusori dell’amore di Dio nel mondo intero. Cosa chiede Cristo a me? Qual è il mio grado di fiducia in Lui? Ho imparato a donarmi agli altri, a cominciare da quelli che stanno al mio fianco, i miei parenti, i miei colleghi, le persone che incontro per caso durante il giorno?
Orazione: Signore Gesù, dammi una fede sincera, una fede robusta, una fede generosa. Permettimi di arrivare ad essere strumento della tua pace e del tuo amore, strumento docile nelle tue mani, affinché possa realizzare il miracolo del tuo amore nei cuori di tanti uomini che hanno fame e sete di te.
Azione: Soddisferò con generosità la richiesta di qualcuno che mi chieda un favore, materiale o spirituale.