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Il Vangelo del giorno – 12 Luglio – Il Signore donerà il suo bene

Il Vangelo di oggi: Mc 6,7-13

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In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche. E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro». Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.

Commento al Vangelo di oggi: Il Signore donerà il suo bene

«Il Signore donerà il suo bene e la nostra terra darà il suo frutto» (Sal 84,13). Il Vangelo di oggi riporta le istruzioni che Gesù diede ai suoi discepoli prima di mandarli in missione. Tutti noi siamo chiamati a una missione e forse siamo proprio noi, la nostra vita, il nostro impegno e anche il nostro sacrificio, il bene che il Signore vuole dare agli altri. La nostra fragilità non ci deve spaventare: è il Signore che fa tutto, noi siamo solo suoi servi.

Gesù Cristo percorre il mondo e compie la sua opera tramite i suoi dodici messaggeri. La grazia regale di cui sono forniti i discepoli è la parola di Dio creatrice e redentrice. Poiché l’ordine e il potere dei messaggeri poggia solo sulla parola di Gesù, negli inviati di Gesù non si deve vedere nulla che possa rendere poco chiara o poco credibile questa missione regale. I messaggeri devono rendere testimonianza della ricchezza del loro Signore mediante la loro regale povertà. Quello che hanno ricevuto da Gesù non è un possesso loro con il quale potrebbero acquistarsi altri beni. «Lo avete ricevuto gratuitamente». Essere messaggero di Gesù non attribuisce alcun diritto personale, nessun diritto a onore o potenza. I diritti dell’uomo che ha studiato, le pretese sociali di classe non hanno più alcun valore per chi è divenuto messaggero di Gesù. «Gratuitamente avete ricevuto». Oppure non è stata solo la chiamata di Gesù che ci ha attirati, senza che lo meritassimo, al suo servizio? «Gratuitamente date». Fate vedere chiaramente che con tutte le ricchezze che avete da dare, non chiedete nulla per voi, nessun bene, ma neppure onore, riconoscimento, e neppure gratitudine! Che cosa me ne darebbe il diritto? Tutto l’onore che ricadesse su di noi, sarebbe rubato a colui al quale appartiene realmente, al Signore che ci ha inviati.

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