Il Vangelo del giorno – 17 Giugno – Dio ama chi dona con gioia
- Dettagli
- Categoria: Il vangelo del Giorno
- Scritto da Francesca Mento
- Visite: 1308
Il Vangelo di oggi: Mt 6,1-6-16-18
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli. Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».
Commento al Vangelo di oggi: Dio ama chi dona con gioia
Siamo più abituati a pensare che Dio vede nel segreto, ci controlla e ci giudica. Pensiamo poco invece alla presenza di Dio che «è nel segreto», vive con noi, a nostro favore, e ci insegna il modo di amare, di pregare e di digiunare. Egli ci dice: «Amatevi come io vi ho amato, con la potenza dell’umiltà. Pregate come io vi ho insegnato, in compagnia dello Spirito che vi ho inviato. Siate lieti nell’offerta della vostra vita, perché “Dio ama chi dona con gioia”».
Il vero bene va fatto nel silenzio, dev’essere velato di discrezione, nascosto nel profondo del cuore, scritto sulle pagine di un libro che solo Dio conosce. “Quando dunque fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa”. Il vino per diventare buono, per acquisire dolcezza deve rimanere in cantina, lontano dalla luce del sole, nascosto in botti di rovere. Se viene esposto diventa acido e si trasforma in aceto. Un gesto di bontà esposto alla luce dell’umana compiacenza si gusta, si altera, perde la freschezza del bacio, li profumo del fiore. Un racconto che ho letto alcune sere orsono mi pare appropriato al brano del Vangelo di oggi.
“Il muratore posava il mattone sul letto di cemento. Con gesto preciso della sua cazzuola vi gettava una copertura. E, senza chiedergli il parere, posava su un nuovo mattone. A vista d’occhio le fondamenta salivano, la casa poteva elevarsi alta e solida per ospitare uomini. “Ho pensato, Signore, a quel povero mattone interrato, nella notte, alla base del grande edificio. Nessuno lo vede, ma lui fa il suo lavoro e gli altri hanno bisogno di lui. Signore, non conta che io sia in cima alla tua casa o nelle fondamenta, purché io sia fedele, al mio posto, nella tua Costruzione”. Non suoniamo mai la tromba davanti a noi; Dio fugge al suono scordato della “vanagloria”.