Il vangelo del giorno – 15 Maggio – La tristezza si cambiera' in gioia
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- Categoria: Il vangelo del Giorno
- Scritto da Francesca Mento
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Il Vangelo di oggi: Gv 16, 20-23
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia. La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla».
Commento al Vangelo del giorno: La tristezza si cambierà in gioia
È la gioia delle beatitudini. La voce dei profeti dal tono rauco quando si rivolge agli uomini, è trasformata dalla preghiera di Gesù che si rivolge a Dio con il tono sereno delle beatitudini. Gesù proclama una grande felicità nelle beatitudini, che sono l’invito alla gioia del regno di Dio. Le beatitudini non sono un’esortazione morale e tanto meno un incoraggiamento a vivere nella miseria e nell’infelicità. Sono invece la descrizione della persona di Gesù, che ha cambiato la nostra vita.
Come spiegare la gioia che proviene dalla fede? Gesù ci lascia una splendida immagine: quella del parto. Dicevamo ieri che la gioia non è solo un’emozione, ma la presa di consapevolezza di ciò a cui siamo chiamati. La luce del risorto cambia la nostra prospettiva, ci fa nascere ad una nuova ed inattesa dimensione. La nostra vita, dice Gesù, sta alla vita vera in lui, (ti va una virgola qui?) come la vita del feto sta alla vita dell’uomo che nasce e cresce. Sono la stessa persona, il feto e l’uomo, ma il primo vive nell’angusto spazio del ventre materno, il secondo vive la pienezza della vita fuori dal grembo. Così è la vita di fede: fino a quando non incontriamo Dio nel nostro cammino siamo come dentro un grembo che pensiamo essere l’intero universo. Ma una volta partoriti alla fede, pur restando le stesse persone, cresciamo e scopriamo un mondo infinitamente più grande. Questo parto alla fede, però, avviene in un contesto di fatica e di sofferenza e questa ci fa paura. Non spaventiamoci allora se a volte il nostro è un percorso faticoso, irto di dubbi e di incertezze: è l’unico modo che abbiamo per poter nascere alla nuova dimensione di figli di Dio.